Nonostante il periodo sfavorevole, le compravendite residenziali sono comunque riuscite a segnare un aumento.
L’ultima nota trimestrale dell’OMI (l’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate) conferma infatti che, nell’ultima parte del 2020, sono state quasi 15mila in più rispetto al 2019 le abitazioni oggetto di compravendite immobiliari.
Sempre facendo un confronto con il 2019, nell’ultimo trimestre del 2020 si sono registrate della variazioni in positivo anche per quanto riguarda le compravendite avvenute all’interno dei capoluoghi (+2,9%) e dei comuni minori (+11,8%). Resta di poco negativo al sud invece il mercato degli scambi immobiliari (-0,1%).
Per quanto riguarda invece il centro Italia si nota un’alta crescita degli scambi soprattutto per quanto concerne le acquisizioni e le vendite effettuate all’interno dei comuni minori (+16,8%) oltre che nei capoluoghi (+6,9%).
Anche nelle isole abbiamo una tendenza al rialzo, sia per quanto riguarda i capoluoghi (+5,9%) che per quanto riguarda i comuni minori (+8%).
Infine, l’analisi dei dati mensili del quarto e ultimo trimestre evidenzia che:
- ad ottobre gli scambi delle abitazioni sono ripartite all’interno di tutti i piccoli comuni.
- A novembre la ripresa ha coinvolto anche le compravendite all’interno dei capoluoghi.
- Nel mese di dicembre invece c’è stata una decelerazione delle attività negoziali, relazionate sicuramente alle problematiche derivanti dalla pandemia.