Per l’articolo di questo mese, abbiamo deciso di essere un po’ più tecnici e schiarirvi le idee per quanto riguarda l’APE, ovvero l’attestato di prestazione energetica.
Questo documento descrive quelle che sono le caratteristiche energetiche di un edificio, un’abitazione oppure un appartamento.
Al suo interno sono sintetizzati, su una scala di giudizio che va da A4 a G, le prestazioni energetiche degli edifici.
L’APE è obbligatorio per legge, sia per la vendita che per l’affitto di un immobile ed ha una validità di 10 anni.
L’APE viene redatto dal certificatore energetico ovvero una figura professionale qualificata che ha competenze specifiche per quanto concerne l’efficienza energetica applicata agli edifici.
Solitamente si tratta di tecnici abilitati alla progettazione di impianti come architetti, ingegneri o geometri. Su questa figura gravano responsabilità civili e penali importanti, infatti eventuali errori nella redazione dell’APE possono comportare tutta una serie di sanzioni più o meno gravi.
Grazie all’ausilio di software specifici il tecnico attua un’analisi energetica dell’immobile prendendo in considerazione diverse caratteristiche:
- Disposizione dell’immobile e sue caratteristiche geometriche
- Caratteristiche di infissi e murature
- Tipologia di impianti presenti (riscaldamento, raffreddamento, produzione di acqua calda sanitaria)
- Impianti di ventilazione meccanica
- Sistemi di produzione di energia rinnovabile (fotovoltaico, geotermico, ecc.)
Tutti questi calcoli vengono elaborati attraverso il software sopracitato che compila e rilascia l’APE all’interno del quale vengono sintetizzate tutte le caratteristiche energetiche valutate. Ricordate sempre di conservare questo docuemento insieme a quelli inerenti la caldaia perché in caso di compravendita o locazione dovranno essere consegnati al nuovo proprietario o affittuario.
Il certificatore infine presenta anche alla Regione copia dell’APE.
Come già sottolineato, l’APE è un documento obbligatorio per legge che presenta un duplice scopo: da un lato consente di valutare la convenienza economica di un acquisto o affitto di un immobile, in relazione a quelli che sono i suoi consumi energetici, e dall’altro permette di effettuare interventi di riqualificazione energetica mirati ed efficaci.
Anche se si tratta di una pratica buroratica, l’APE da un valore aggiunto agli immobili, in quanto permette di valorizzare ed elevare ad una posizione migliore tutte quelle costruzioni caratterizzate da consumi energetici bassi e quindi, al contempo, incentiverà sempre più la costruzione di edifici ad alta efficienza energetica che, ricordiamolo, non solo fanno bene al portafoglio perché consento di avere grandi risparmi in bolletta, ma fanno decisamente più bene al mondo in cui viviamo, permettendo di migliorare i livelli di inquinamento causati dall’emissione di anidride carbonica.
Nel caso in cui stiate usufruendo del bonus 110% sappiate che dovrete munirvi di APE convenzionale, una nuova tipologia di certificazione energetica legata unicamente alla pratica del 110%.
Questa nuova certificazione presenta le seguenti peculiarità:
- Riguarda l’intero edificio nel caso di condomini formati da più appartamenti.
- Nel caso però in cui l’appartamento sia indipendente e con un accesso autonomo allora sarà riferita alla singola unità immobiliare.
- Non dovrà essere presentato alla Regione come nel caso dell’APE standard ma il suo unico scopo sarà quello di dimostrare l’effettivo salto di due classi a seguito delle operazioni di miglioramento dell’immobile (l’APE viene eseguito sia prima che dopo i lavori per questo motivo)
Infine parliamo dei costi. Dovete sapere che il costo di un certificato non è soggetto a una tariffazione minima, possiamo indicarvi però che solitamente il prezzo di una certificazione energetica può variare tra i 200 e i 350 euro a seconda della città e delle caratteristiche dell’immobile stesso.
I nostri consigli per la scelta del certificatore sono i seguenti:
- Chiedere più preventivi a diversi professionisti.
- Assicurarsi che nel preventivo siano compresi IVA, costi di spedizione, spese ed altri costi aggiuntivi.
- Assicurarsi sempre che i prezzi siano congrui, né troppo alti né troppo bassi.
- Assicurarsi che venga sempre effettuato il sopralluogo prima dell’emissione della certificazione.