Vivere in una casa dalla classe energetica bassa è una scelta per niente conveniente, sia dal punto di vista economico che ambientale. I consumi sono infatti molto più alti quanto più è scadente la classe energetica di appartenenza, così come il tasso di inquinamento ambientale. Tuttavia c’è una bella notizia: si può passare dalla classe energetica G (l’ultima, nella scala di classificazione energetica) alla A senza spendere poi così tanto. Esistono inoltre delle apparecchiature e degli elettrodomestici che appartengono alla A+ che possono essere acquistati in sostituzione di quelli vecchi ed obsoleti. Qui ti spieghiamo come fare per riqualificare energeticamente la tua casa e renderla, di conseguenza, più appetibile per il mercato immobiliare.
I vantaggi di una riqualificazione della classe energetica per l’abitazione
Se ti stai chiedendo perché riqualificare la classe energetica della tua casa, e a che pro spendere, ti elenchiamo tutti i vantaggi che potrai ricavarne da questa azione.
- Innanzitutto il discorso è economico: riqualificare un’abitazione con una classe energetica più alta (meglio se LA più alta, cioè la A) consente un risparmio considerevole in bolletta.
- In secondo luogo quello che spenderai per i lavori della riqualificazione energetica potrai ammortizzarlo nell’arco di 5-10 anni, con un ritorno economico a tuo favore.
- Potrai apprezzare un aumento del valore economico della tua abitazione, che sarà piazzata in modo molto favorevole sul mercato immobiliare in caso di vendita.
- L’impatto sull’ambiente si riduce moltissimo: potrai quindi abbracciare una scelta ecosostenibile.
- La qualità della tua vita e del comfort abitativo migliora decisamente.
- Potrai usufruire degli sgravi fiscali e dei bonus governativi (vedi l’Ecobonus 110%) se decidi di scalare di almeno due classi energetiche verso l’alto la tua abitazione.
Quali sono gli step per portare a termine una riqualificazione energetica
Ora che hai deciso di riqualificare la classe energetica della tua abitazione ecco quali sono i passi da intraprendere per portare a termine questo proposito.
Intervieni sugli involucri esterni, sugli infissi e le pareti
Per prima cosa dovrai intervenire sugli involucri, protezioni cioè che separano l’interno dell’abitazione dall’esterno e che si occupano di isolarla, sia termicamente che acusticamente.
Via allora agli interventi sulle pareti, i solai, gli infissi e i serramenti. Questi ultimi due elementi molto spesso sono proprio la causa dell’elevata dispersione termica e dei consumi più alti sia di energia elettrica che di gas per il riscaldamento. Valuta quindi non solo la qualità degli infissi, ma anche dei vetri (importantissimi, perché puoi sostituirli con un doppio o un triplo vetro) e del cassettone delle tapparelle, se in casa hai delle persiane, che potrai sostituire o isolare per evitare dispersioni di calore e inquinamento acustico.
Per le pareti devi invece ricorrere al cosiddetto cappotto. Si tratta di una tecnica di coibentazione termica ed acustica dell’edificio abitativo attraverso uno speciale trattamento sulle pareti e sul soffitto, che si comporta in pratica proprio come un cappotto sui vestiti: protegge e ripara.
Sostituisci la caldaia e gli impianti di climatizzazione (sia per il caldo che per il freddo)
La caldaia e gli impianti di climatizzazione e condizionamento dell’aria (sia per il riscaldamento che per il raffrescamento) incidono tantissimo sulla classe energetica di una casa. Provvedi perciò a sostituire gli impianti vecchi con quelli più nuovi e di ultima generazione. Per le caldaie, ad esempio, il consiglio è di scegliere un modello a biomasse o a pompa di calore. In alternativa potresti optare per una caldaia a condensazione. Per il riscaldamento o il raffrescamento potresti invece prendere in considerazione le energie alternative: fotovoltaico, pannelli ad energia solare ti consentono infatti di risparmiare parecchio rispetto ad impianti tradizionali ad elettricità o a gas. Metti però in conto una spesa maggiore (fino al 30% in più), che andrai comunque ad ammortizzare nel tempo.
Prendi in considerazione un passaggio alla tecnologia domotica, anche se parziale
La tecnologia domotica è quella che ci consente di sgravarci di molti impegni domestici, in quanto consta dell’ausilio di elettrodomestici intelligenti. Collegata spesso anche al concetto di smart home e di building automation, ha a che fare con un’unione tra meccanica e tecnologie digitali. Con la domotica potrai infatti controllare da remoto sia gli impianti elettrici (luci, tapparelle, condizionatori) che gli impianti di sicurezza, e scegliere quali stanze vuoi, ad esempio riscaldare o illuminare, e quali no. Potrai inoltre controllare gli elettrodomestici, i consumi e soprattutto, vedere aumentato il comfort abitativo e il valore economico della tua casa.
In conclusione possiamo dirti che questi che ti abbiamo elencato sono i passi essenziali da compiere per riqualificare la classe energetica della tua abitazione. Non è una cosa che si svolge in maniera immediata (servono in media un paio di anni) e i costi non sono bassi. Ma, lo ripetiamo, negli anni potrai ammortizzare ampiamente la spesa sostenuta ed usufruire inoltre dei numerosi sgravi fiscali messi a disposizione dal Governo.