Il mercato immobiliare da anni anna sta in una profonda crisi, dettata principalmente dalla scarsa liquidità dei potenziali acquirenti e dalle difficoltà di accedere ad un mutuo. Per questo motivo stanno nascendo nuove formule alternative alla classica compravendita in grado di tutelare sia l’acquirente sia il venditore.
Tra le soluzioni più innovative c’è l’Help to buy, cioè l’acquisto facilitato. È una formula pensata per la vendita degli immobili di recente costruzione e per le giovani coppie, che non hanno grandi disponibilità economiche. Scopriamo nei dettagli come funziona l’Help to buy.
Cos’è l’Help to buy?
L’Help to buy è una nuova formula per la compravendita di una casa che prevede un contratto preliminare, che consente al potenziale acquirente di entrare subito in possesso dell’immobile. Inizialmente bisogna versare una caparra confirmatoria oppure un acconto pari al 10 o al 15% del prezzo pattuito, a cui aggiungere pagamenti periodici sotto forma di acconti per pagare le spese e gli oneri fiscali a carico del venditore.
Dopo aver versato il 30% del valore dell’immobile, l’acquirente può chiedere un mutuo alla banca che è più predisposta a concederglielo poiché i rischi sono minori. Dopo l’ottenimento del mutuo, si può stendere il vero e proprio rogito che prevede la vendita della casa. La durata del contratto ed il prezzo finale sono strettamente correlati: ad un pagamento in tempi più brevi fa seguito una riduzione del prezzo.
È possibile recedere dall’Help to buy?
L’Help to buy non è un contratto vincolante, il potenziale acquirente può infatti svincolarsi se ritiene che le condizioni di vendita non siano più convenienti. Tuttavia in caso di recesso deve pagare una multa penitenziaria, più una penale che varia a seconda del tempo trascorso dalla conclusione del contratto preliminare.
Help to buy: vantaggi e svantaggi
Come già anticipato precedentemente, l’Help to buy è indicato soprattutto per le giovani coppie o per quelle famiglie che hanno difficoltà ad accedere a mutui. Con l’Help to buy l’acquirente entra immediatamente in possesso della casa anche senza pagare l’intera cifra richiesta, potendo trascrivere il contratto, il possesso dell’immobile ed il pagamento rateale. Praticamente l’intero pagamento viene ammortizzato e, al raggiungimento del 30% del valore dell’immobile, risulta molto più facile richiedere un mutuo bancario. Il rischio, un fattore fondamentale per gli istituti bancari al momento di accendere un mutuo, si riduce notevolmente.
Naturalmente anche il venditore ha i suoi vantaggi, poiché non lascia l’immobile inutilizzato e incassa acconti periodici. Lasciare una casa sfitta per molto tempo determina una svalutazione dell’immobile, condizione ovviamente che i venditori vogliono evitare. L’acquirente in caso di “dietrofront” al momento dell’acquisto deve pagare una multa ed una penale, quindi i diritti del venditore vengono tutelati.
Il rischio per l’acquirente con questa formula è di pagare una cifra superiore rispetto al valore reale della casa. Inoltre l’Help to buy non è regolamentata direttamente dalla legislazione vigente italiana, quindi in caso di controversie potrebbero sorgere problemi di natura civilista e fiscale. Aspetti da tenere a mente per chi decide di adottare questa formula per l’acquisto di una casa.