Ti diamo ragione, comprare casa a volte può essere decisamente complicato, soprattutto perché quelli che ti vengono presentati come concetti semplici, possono lasciarti con dei grandi dubbi.
Oggi ti vogliamo spiegare quello che è l’ultimo e conclusivo passaggio della compravendita immobiliare: il rogito.
Quindi, vediamo di farti arrivare a questo momento perfettamente preparato 😉
Cos’è il rogito??
Il rogito sancisce il passaggio di proprietà dell’immobile dal venditore all’acquirente.
Come abbiamo già sottolineato, è il momento cruciale della compravendita, per questo motivo viene stipulato di fronte ad un notaio che è l’unica figura professionale a poter eseguire l’intera procedura.
Proprio per questa sua peculiarità, ovvero la necessità di essere redatto da un notaio per ufficializzare la compravendita, il rogito prende il nome anche di atto pubblico di vendita o atto notarile.
Soffermiamoci ancora un attimo sul significato di rogito: si tratta di un atto che ha valenza legale e il cui scopo è quello di cambiare ufficialmente il nome del proprietario di un immobile e permette anche a terze parti di conoscere la modifica.
Se sei arrivato al rogito, sai benissimo che prima di ciò hai firmato un preliminare di compravendita, ovvero un accordo tra le parti che contiene già tutti i dati dell’oggetto della transazione, tra cui il prezzo.
Però il preliminare non basta ed è qui che entra in campo il rogito che funge da atto conclusivo alla data di consegna dell’immobile.
Il notaio, in fase di rogito legge il contratto di fronte alle parti e successivamente si procede alla sua firma.
Per avere valore legale, il rogito deve contenere alcuni elementi fondamentali:
- dati personali dell’acquirente e del venditore
- Dati dell’eventuale mediatore (l’agenzia immobiliare nel caso tu ti sia affidato ad essa)
- I dati catastali dell’immobile tra cui l’atto di provenienza che ne segnali tutta la storia.
- Le modalità di pagamento.
Approfondiamo ora tutta la questione relativa ai documenti che ti serviranno per andare a rogito; questi possono variare in base alle condizioni della compravendita.
Solitamente, è il notaio stesso ad inviare una lista della documentazione necessaria, che include nella maggioranza dei casi: documenti identificativi di entrambi le parti (carta d’identità e codice fiscale), copia del preliminare sottoscritto, dati catastali e certificazione energetica (APE).
Una volta firmato il rogito, il notaio ti rilascerà un certificato che conferma l’avvenuta stipula dell’atto.
Nel caso in cui vi sia un amministratore di condominio, sappi che questo documento è fondamentale perché certifica l’avvenuto passaggio di proprietà e di conseguenza di quelle che sono le competenze che ora faranno capo al nuovo proprietario.
Dopo la firma del rogito, il notaio ha 30 giorni di tempo per trasmettere il cambio di nominativo del proprietario e della cessione dell’immobile all’Agenzia delle Entrate.
Nel mentre, avviene la trascrizione del cambio di proprietà nei registri della Conservatoria.
Dal notaio, nel caso in cui tu abbia dovuto accendere un mutuo per effettuare l’acquisto del tuo nuovo immobile, dovrai formalizzare anche questo atto contestualmente al completamento del rogito.
Parliamo un attimo di tempestiche: il tempo che può trascorrere dalla scelta della casa fino al momento del rogito ovviamente può variare in base alle circostanze e alle situazioni.
Solitamente comunque la data entro cui andare a rogitare viene stabilita, in maniera arbitraria dalle parti, già all’interno del preliminare
Parliamo ora della cosa più importante: come e cosa si paga al rogito?
Come ben sai al momento del rogito ci sono alcune spese da sostenere e per la maggior parte sono a carico dell’acquirente.
In linea di massima, sappi che dovrai saldare l’onorario del notaio, che cambia da professionista a professionista. Nel fare questo calcolo il notai tiene conto di tutte le pratiche che sono state stilate, i tributi, le tasse che dovranno essere versate.
Per quanto concerne le tasse, quelle da non dimenticare sono sicuramente l’IVA e /o l’imposta di registro, l’imposta catastale, ipotecaria, i bolli, la trascrizione e la voltura.
Al prossimo articolo!