Stai cercando una casa da acquistare e sei già in giro per valutare le migliori occasioni? Prima di fare la tua scelta sarebbe preferibile mettere in conto alcune variabili, sia dal punto di vista della spesa da affrontare, sia dal punto di vista dell’investimento immobiliare. Ecco che dunque assume un aspetto rilevante il fatto di acquistare una casa di nuova costruzione oppure una precedentemente abitata da altri proprietari. Certo, occorre considerare anche la grandezza della casa, quanto costa, di quante stanze dispone e in quale posizione si trova (al centro della città o fuori mano, in un quartiere residenziale e tranquillo oppure in una strada molto popolata). Al netto di queste considerazioni, il consiglio è quello di acquistare una casa di nuova costruzione invece che un immobile già precedentemente “vissuto” da altri proprietari. Qui ti spieghiamo il perché, punto per punto, con tutti i vantaggi che ne possono derivare.
Il tasso di rendimento futuro aumenta quanto più aumenta il rischio di investimento
Non ci si pensa spesso, perché di solito chi acquista una casa da altri proprietari tende ad avere l’obiettivo di rimanerci per sempre e di apportare degli eventuali miglioramenti. In realtà acquistare una casa di nuova costruzione significa risparmiare molto sui consumi nel lungo raggio di tempo, sia per quanto riguarda la gestione della casa che per le utenze. Come mai? Innanzitutto occorre tener presente un principio basilare del rendimento economico, che è quello per cui un rendimento più alto corrisponde ad un rischio più alto. Bisogna perciò rischiare di più per accrescere l’investimento immobiliare e guadagnarci di più in futuro. Proprio in questo campo ricorda che esiste un termine specifico per designare tale concetto: “yeld”. Il tasso che invece riguarda una valutazione di rendimento futuro viene chiamato “going-out cap rate”. Se l’immobile è già stato abitato questo tasso dovrà essere aumentato di conseguenza, in quanto si accresce, inevitabilmente, anche il suo tasso di obsolescenza.
Il concetto di obsolescenza tecnologica e la necessità di essere sempre attenti
In sostanza: più un immobile è datato, di più lavori di ristrutturazione avrà bisogno e minore sarà il livello di rendimento futuro. Ciò significa che quando si acquista una casa le ipotesi vanno calcolate tutte in maniera rigorosa, quasi scientifica, e non ci si può far prendere troppo da una componente emotiva o dai gusti estetici personali, almeno se si vuole avere un investimento a portata di mano. Va considerato infatti anche il concetto di obsolescenza tecnologica: un impianto che veniva ritenuto all’avanguardia venti anni fa oggi rischia di portare i consumi a livello elevato, e di deprezzare di conseguenza la casa in una possibile rivendita. Bisogna pertanto valutare anche le esigenze del mercato in un arco di tempo di dieci, venti o trent’anni. Questo vale anche se acquisti una casa di nuova costruzione: dovrai prendertene costantemente cura ed “aggiornare” gli impianti, proprio per non far perdere valore all’immobile.
Acquistare una casa di nuova costruzione significa risparmiare molto sui consumi
Una volta che si è entrati in possesso di un’abitazione le spese non sono certo finite, indipendentemente dal fatto che sia stato acceso un mutuo o meno. Ci sono infatti i costi delle utenze, e in particolare di luce, gas e acqua. In una casa che è stata precedentemente abitata gli impianti non sono di ultimissima generazione (a meno che i precedenti proprietari non l’abbiano lasciata dopo pochissimi mesi o anni). Generalmente più vecchi sono gli impianti più alti saranno i costi di gestione. Pensiamo ad esempio all’elettricità: rispetto ai vecchi impianti elettrici oggi esiste l’alternativa dell’energia solare o di un impianto fotovoltaico. Quest’ultimo, in particolare, consente di risparmiare davvero tanto, visto che grazie a degli speciali pannelli installati sull’edificio abitativo (moduli fotovoltaici) trasforma l’energia solare in energia elettrica, e spesso l’energia in eccedenza può essere rimessa in rete per alimentare di nuovo i consumi. Per quanto riguarda il consumo dell’acqua, invece, in una casa di nuova costruzione si può installare un impianto per il riciclo dell’acqua piovana. Questo impianto ha bisogno però di tetti spioventi, che fanno confluire la pioggia raccolta in speciali serbatoi, dove l’acqua viene purificata da batteri ed altre sostanze nocive e resa pronta per l’utilizzo domestico. E per il consumo del gas? A differenza di case già abitate da precedenti proprietari, un’abitazione di nuova costruzione permette di scegliere la tecnologia più economica in tal senso. I consumi di gas sono infatti spesso i più gravosi sul bilancio familiare, e con una normale caldaia per il riscaldamento non si risparmierà molto. Anche qui può venirti in aiuto l’energia solare: i pannelli dell’energia solare (pannelli solari termici) producono anche acqua calda e riscaldamento della casa. In alternativa potresti orientarti sul riscaldamento a pavimento, in cui la temperatura dell’acqua viene tenuta più bassa rispetto ai normali impianti di riscaldamento, ma la sensazione di calore è più globale e diffusa nell’ambiente.