Al momento di acquistare una casa, l’ultimo step prevede l’intervento di un notaio che dà valore legale alla compravendita. La parcella del notaio per il rogito dipende da diverse variabili, ma è bene sapere che una parte del suo compenso è destinata al pagamento di tasse ed imposte, per le quali il professionista interviene in qualità di sostituto di imposta per lo Stato senza alcun profitto personale. Al momento del rogito l’importo da versare al notaio può variare a seconda della destinazione dell’immobile a prima o seconda casa, della rendita catastale, del valore del prezzo di vendita, della presenza di pertinenza ecc.
Da cosa dipende l’onorario del notaio?
L’onorario del notaio dipende dalla tipologia di operazione, dai servizi forniti e dalla difficoltà della pratica. Il compenso può variare ma, una volta esaminata l’intera documentazione, il notaio stabilisce una cifra fissa che non cambia.
È quindi opportuno incontrarsi personalmente con il notaio per controllare i documenti e concordare la cifra esatta. Durante questo incontro bisogna chiedere al notaio tutte le informazioni necessarie per comprendere la complessità dell’operazione e prevedere gli oneri del professionista.
Alcuni studi notarili danno l’opportunità di ottenere il preventivo gratuitamente online ed in poche ore, mabisogna fornire con estrema precisione tutte le informazioni ed i documenti necessari per espletare correttamente l’operazione.
Si possono calcolare in anticipo le imposte dovute per la registrazione, le imposte di bollo e le tasse dovute alle pubbliche amministrazioni e l’IVA. In caso di trasferimento di immobili per uso abitativo tra persone fisiche, l’acquirente può richiedere la liquidazione delle imposte di registro, ipotecarie e catastali sul valore catastale dell’immobile, indipendentemente dall’effettivo ammontare del prezzo della vendita.
Compravendita con mutuo bancario contestuale: come funziona?
La compravendita può essere effettuata contestualmente al mutuo, anche se si tratta comunque di due atti separati. Generalmente in questi casi il notaio abbassa leggermente il suo onorario applicato sulla compravendita o sul mutuo. Vanno poi aggiunte le tasse da destinare alle pubbliche amministrazioni e l’IVA. L’ammontare dell’ipoteca solitamente equivale ad un multiplo del capitale mutuato.
Come vengono suddivide le imposte?
In caso di acquisto da privati, l’acquirente paga le imposte di registro, ipotecarie e catastali al notaio che a sua volta le versa all’Agenzia delle Entrate al momento della registrazione. Senza agevolazioni l’imposta di registro è del 9%, l’imposta ipotecaria è di 50 euro e l’imposta catastale è di 50 euro.
Se invece sono disponibili delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa destinata all’abitazione, l’imposta di registro equivale al 2%, l’imposta ipotecaria è di 50 euro e l’imposta catastale è di 50 euro.
L’acquisto effettuato da imprese di costruzione e/o di ristrutturazione è soggetto all’aliquota IVA da applicarsi sul prezzo della vendita che equivale al 10% in assenza di agevolazioni per la prima casa e del 4% se invece vengono richieste agevolazioni per la prima casa.
L’acquirente soggetto ad IVA deve inoltre corrispondere l’imposta di registro (200 euro), l’imposta ipotecaria (200 euro) e l’imposta catastale (200 euro) al notaio, che a sua volta le versa all’Agenzia delle Entrate.