A luglio, la Banca Centrale Europea (BCE) aveva mantenuto una pausa sui tassi d’interesse, ma il 12 settembre ha deciso un nuovo taglio di 25 punti base. Questo ha portato il tasso di rifinanziamento principale al 3,65%, il tasso di rifinanziamento marginale al 3,90% e il tasso sui depositi al 3,50%. Le decisioni future della BCE restano guidate dai dati economici, con ulteriori riduzioni attese, forse già nella riunione di dicembre.
Le motivazioni del taglio
Il calo dei tassi risponde all’obiettivo della BCE di riportare l’inflazione al 2% nel medio termine. Nonostante una riduzione dell’inflazione generale, l’inflazione dei servizi, alimentata dall’aumento dei salari, rimane alta. Questo ha posto la BCE di fronte a un dilemma: bilanciare la riduzione delle pressioni inflazionistiche senza compromettere la crescita economica, che resta debole in diverse aree dell’Eurozona.
Impatto sui mutui e i finanziamenti
Il taglio dei tassi d’interesse ha portato a un lieve sollievo per chi ha mutui a tasso variabile. Secondo idealista/mutui, la rata di un mutuo trentennale da 200.000 euro a tasso variabile è scesa a 985 euro, rispetto ai 1.026 euro di inizio anno, con un risparmio di circa 41 euro al mese.
Anche i mutui a tasso fisso hanno visto un calo, passando da una media di 843 euro a gennaio a 819 euro a settembre, con un risparmio mensile di 24 euro. Questo trend di riduzione delle rate potrebbe continuare, soprattutto se la BCE deciderà ulteriori tagli nelle prossime riunioni.
Cosa aspettarsi nelle prossime riunioni
Le prossime riunioni chiave della BCE, previste per ottobre e dicembre 2024, saranno cruciali per comprendere l’evoluzione dei tassi. Gli economisti prevedono che, salvo sorprese significative, la BCE continuerà a tagliare i tassi gradualmente, con un potenziale target per il tasso sui depositi del 2,50% entro il 2025.
L’impatto di queste decisioni si rifletterà anche sui mercati dei mutui, con un’ulteriore possibilità di risparmio per chi ha mutui variabili e per coloro che desiderano rifinanziare le proprie abitazioni. Tuttavia, gli esperti avvertono che non torneremo ai livelli di tassi estremamente bassi visti durante la pandemia.